In sostanza un rapporto analitico, presentata oggi a Palazzo Pirelli e promossa dal Comitato di Controllo e Valutazione insieme alla Commissione Sanità. Quello delle liste d’attesa, afferma la ricerca, è diventato uno dei problemi più rilevanti per tutti i sistemi sanitari avanzati. I motivi che concorrono a creare questa situazione sono diversi: l’aumento dell’età dei pazienti e quindi della domanda dei servizi; il miglioramento tecnologico per analisi e diagnosi; il comportamento dell’utenza che a volte crea disfunzioni (ad esempio quando la persona prenota ma poi non si presenta e non informa l’erogatore oppure effettua prenotazioni multiple senza comunicare la scelta della sede definitiva); richieste inappropriate determinate sia da prescrittori che dall’utenza; alcune particolari situazioni di carenze organizzative. Le norme regionali prevedono che i tempi massimi debbano essere rispettati da ciascuna struttura sanitaria almeno nel 95% dei casi. I dati della missione valutativa evidenziano che quest’obbligo viene rispettato complessivamente nel 93% delle prestazioni ambulatoriali soggette a monitoraggio e nel 85% dei casi per le prestazioni con tempi di prescrizione più brevi (fino a 60 giorni). Il miglioramento dell’offerta, con la presenza di strutture sempre più attrattive, provoca la conseguenza che la gente preferisce a volte aspettare pur di poter scegliere dove andare. Si determina perciò una rilevante diversità tra il tempo di attesa rilevato e il tempo di attesa minimo. Il primo ci dà una effettiva conoscenza di quanto realmente attendono i cittadini per le prestazioni soggette a monitoraggio, il secondo di quanto potenzialmente attenderebbero se accettassero la prima data a loro prospettata. Le azioni individuate per migliorare la situazione sono state previste nel Piano Regionale di Governo delle liste d’attesa (PRGLA) e riguardano la responsabilizzazione dei cittadini, il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, il miglioramento dell’efficienza dei sistemi di prenotazione centralizzata. A queste si aggiungono iniziative specifiche di Regione Lombardia quali il miglioramento del centro unificato di prenotazione lombardo con l’applicazione Salutile che permette prenotazioni anche da smartphone o il sistema MOSA (Monitoraggio Offerta Sanitaria Ambulatoriale), che mette a disposizione a cadenza quotidiana i dati relativi alle prestazioni. Inoltre il progetto Ambulatori aperti ha ampliato l’offerta dei servizi