Palazzo Lombardia ha ospitato la seconda edizione del Premio #MAISoli, istituito dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, per dare merito al prezioso lavoro delle numerose Associazioni sanitarie e sociosanitarie che quotidianamente operano nell’ambito del Sistema sociosanitario lombardo a supporto dei malati e delle loro famiglie. EROI SILENZIOSI – “#MAISoli – ha spiegato l’assessore Gallera – è un premio che ho voluto fortemente per ringraziare quell’incredibile esercito del bene fatto di tantissimi uomini e donne che costantemente e quotidianamente dedicano parte della loro giornata e delle loro energie per aiutare gli altri. Sono degli eroi silenziosi, a volte quasi invisibili, e questo premio è l’occasione per dire grazie a tutti questi volontari e per dire che con il loro lavoro danno un segnale molto forte, cioè che nessuno è mai solo nel dolore e che c’è sempre qualcuno che li aiuta. Oggi vogliamo riconoscere questo valore, perché questo eccezionale esercito del bene è la parte migliore della Regione Lombardia”. “La presenza delle associazioni – ha aggiunto Gallera – è sempre stata una costante nel mio girare sul territorio e nelle strutture ospedaliere, ecco perché ho voluto dare un riconoscimento ufficiale ed istituzionale a queste persone. Ho voluto, inoltre, che questo premio diventasse un appuntamento fisso, ogni anno, per dare evidenza e concretezza della costanza del loro lavoro all’interno degli ospedali”. “Questo appuntamento – ha aggiunto – è per me un momento di grande emozione perché al centro c’è un messaggio molto importante, cioè che insieme si può superare meglio il dolore e la malattia. Tenere la mano di un bambino in un reparto di oncologia, mettere una parrucca per strappare un sorriso o leggere un giornale ad un anziano in un reparto ospedaliero, è quello che i volontari fanno ogni giorno per gli altri ed è un lavoro assolutamente straordinario. Accendere un riflettore su questi eroi silenziosi è il compito delle istituzioni, perché sono loro il vero motore di sviluppo del nostro Paese”. 4 CATEGORIE – Ogni anno, in collaborazione con ASST, IRCCS pubblici e AREU, è individuata, tra quelle segnalate da ciascun ente, un’Associazione alla quale assegnare un simbolico riconoscimento (una targa) per l’attività svolta nel corso dell’anno all’interno dell’ente stesso. In base all’attività prevalente le Associazioni sono state suddivise in 4 categorie. Attività di supporto psicologico e pratico alla persona e alla famiglia; 2) CON I PIU’ FRAGILI: assistenza continuativa di malati terminali, anziani o con disturbi mentali, persone in condizioni di particolari fragilità; 3) CON I BAMBINI: perché anche in ospedale trovino sollievo, assistenza del paziente pediatrico e della sua famiglia, umanizzazione dei reparti di pediatria, attività di animazione e intrattenimento, supporto psicologico al bambino e alla famiglia; 4) CON LA VITA: per aiutare a vincere la battaglia contro la malattia, associazioni attive in particolari ambiti clinici con accompagnamento dei pazienti e delle famiglie. “Quest’anno – ha sottolineato Gallera – abbiamo istituito una Commissione valutatrice esterna chiamata ad analizzare le schede-attività delle Associazioni. La Commissione ha visto la rappresentanza della DG Welfare, Telethon, LILT Milano, Federazione Nazionale Infermieri, e la testata giornalistica Il Giorno, che ringrazio per la preziosa collaborazione. La Commissione ha analizzato oltre 120 schede, giungendo al termine dei lavori alla individuazione di 32 Associazioni (una per ogni ASST/IRCCS pubblico/AREU) alle quali assegnare in riconoscimento una targa, e di 4 associazioni a cui assegnare un premo speciale di rilievo regionale consistente nella realizzazione del video promozionale della loro associazione, e un premio speciale Il Giorno”. Per rappresentare simbolicamente il valore dell’associazionismo sociosanitario, la scultrice Ilaria Beretta ha realizzato ‘La Stele della Solidarietà’ che ha donato alla Regione ed è stata posizionata nell’atrio dell’ingresso N2 di Piazza Città di Lombardia. Come già nella prima edizione, grazie al contributo incondizionato di uno sponsor, anche quest’anno una riproduzione in miniatura della Stele è stata donata a tutte le associazioni premiate. L’evento ha visto la conduzione di Cesare Cadeo e il supporto di Felipe Beretta. I momenti istituzionali e le premiazioni hanno fatto da ‘fil rouge’, intervallati da momenti di spettacolo. Ha concluso la giornata una performance di Giuseppe Giacobazzi. Per l’ASST Spedali Civili viene riconosciuta l’Associazione Dharma Onlus – I bambini di Dharma: l’Associazione, nata in anni recenti per iniziativa del personale sanitario degli Spedali Civili è già molto attiva; si impegna a dare assistenza e aiuto concreto ai bambini con storie di rifiuto o di abbandono. I volontari con dedizione e generosità si fanno carico delle necessità di neonati abbandonati alla nascita, di minori che giungono in ospedale a seguito di maltrattamenti o abusi, di bambini che si trovano a dover affrontare la malattia senza il conforto della famiglia e dei suoi affetti. Tra i progetti apprezzati troviamo ‘Mamme a un bivio’ (a sostegno delle donne che non possono prendersi cura del bimbo che nascerà), ‘Guscio’ (per la fornitura di ausili per i piccoli ricoverati), ‘Valige’ (per garantire ai bimbi in difficoltà una dotazione di abbigliamento, giocattoli, ausili). • Per l’ASST Franciacorta viene riconosciuta l’Associazione Librellule: l’Associazione promuove la lettura come efficace fattore integrativo del processo della cura, puntando in particolare al coinvolgimento dei piccoli pazienti, con un presidio bibliotecario presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Mellino Mellini di Chiari. Integrata efficacemente con le istituzioni del territorio, collabora con il progetto nazionale ‘Nati per leggere’, promosso a livello nazionale dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino. • Per l’ASST Garda viene riconosciuta Il chiaro del bosco Onlus: l’Associazione, attiva per fornire supporto ai pazienti con problemi di salute mentale, è caratterizzata da un forte approccio ‘Recovery Oriented’ (è in possesso di licenza per l’utilizzo in Italia dello strumento ‘Mental Health Recovery Star’), grazie alla capacità di dare valore all’esperienza e al vissuto degli utenti. Importante l’azione di sensibilizzazione sui temi della salute mentale svolta sul territorio organizzando incontri formativi e momenti di confronto. Si rileva come lodevole il coraggio, in un territorio piccolo come quello di riferimento dell’associazione, la scelta di occuparsi di un tema di nicchia come quello della salute mentale, che già risulta complesso da trattare per i professionisti. • Per l’ASST Valcamonica viene riconosciuta l’Associazione A.N.D.O.S. di Vallecamonica-Sebino: elemento peculiare dell’associazione è la capacità delle volontarie di mettere a disposizione tempo, energie, esperienze accompagnando le utenti nel percorso tortuoso della malattia ed infondendo in loro fiducia. Grazie alla presenza del gruppo ‘A.M.A Serene variabili’ – aperto a tutte le donne che stanno affrontando un cancro o che l’abbiano già affrontato – durante gli incontri condotti da una psicologa, le pazienti possono trovare uno spazio libero per commuoversi, ridere, scherzare. Particolarmente apprezzata è la possibilità che è stata offerta dall’associazione di aver donato un pomeriggio alla SPA alle utenti. L’associazione organizza e promuove inoltre incontri d’informazione sulla prevenzione nelle scuole. Molto positiva è stata valutata la presenza dell’associazione in un territorio sprovvisto di servizi per questo tipo di utenza. Per AREU viene riconosciuta l’Associazione Anpas – Volontari Villa Carcina: l’Associazione si è contraddistinta in particolar modo per il lodevole lavoro che sta effettuando da ormai 11 mesi, riuscendo ad accompagnare un bambino di 11 anni nefropatico al centro dialisi del policlinico di Milano partendo dalla sua abitazione di Villa Carcina (BS), con la cadenza di tre volte alla settimana. Si fa inoltre carico con continuità di casi di minori caratterizzati da particolare fragilità clinica e familiare, dimostrando grande flessibilità nell’erogazione dei servizi. E’ inoltre un riferimento sul territorio per le attività di formazione/informazione sanitaria alla popolazione.