“La ripresa continua, ma non dobbiamo abbassare la guardia, consolidiamo i risultati per l’anno prossimo e lavoriamo per dare valore economico alle produzione agroalimentari vendute, in un settore che oggi guarda sempre più alla sostenibilità ambientale e al benessere animale” è quanto afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel commentare il dato positivo dell’annata agraria 2017/2018, presentata questa mattina presso la sede di Coldiretti Brescia, che vede un aumento della produzione lorda vendibile del 1,55% rispetto all’anno scorso per il combinato prezzi/volumi. “Un dato in crescita anche per quest’annata – prosegue il presidente Prandini – che vede settori minori, come la quarta gamma, il comparto viticolo e olivicolo, crescere in modo importante, sia per quantità che per qualità”. Per la viticoltura bresciana – precisa Coldiretti – si registra infatti una raccolta ai massimi consentiti dai vari disciplinari di produzione ed una qualità delle uve che lascia ottimi auspici per quanto si troverà in bottiglia. In assoluta controtendenza rispetto al quadro nazionale, per l’olivo e l’olio extravergine di oliva, si annuncia una annata record sia in termini di qualità che di quantità. Sempre eccellente la qualità dell’olio bresciano, che rappresenta quasi il 90% dell’olio lombardo.
“Un aspetto importante che ha segnato positivamente la nostra provincia a livello nazionale, è l’elemento del biologico – precisa il presidente Prandini – basti pensare che il Franciacorta BIO è la prima DOCG a livello nazionale per quantità, sia esistente che in conversione, segno che il futuro è tracciato e che è necessario valorizzare il lavoro che viene fatto a livello territoriale”.
Piccoli segnali di ripresa anche nel consumo di carne rossa in particolare carne bovina ma su questo è necessario proseguire nel progetto di educazione alimentare all’interno della scuola, che oggi, nella solo provincia di Brescia, raggiunge oltre 15.000 studenti. Non dimentichiamoci del settore zootecnico, in particolar modo segnali più che positivi arrivano dal Grana Padano: le quotazioni sono tutte in lento ma costante aumento, con le ultime che si attestano vicino ai 7 euro/kg (stagionatura 9 mesi). “Dopo mesi di sofferenza, con valori appena sopra i 6 euro/kg – precisa il presidente Prandini – è una importante boccata di ossigeno per i produttori direttamente interessati, ma anche per l’intero comparto”. “In un momento di positività – conclude il Presidente Prandini – è importante continuare a tutelare il settore agroalimentare anche attraverso politiche che permettano di rendere il lavoro delle imprese agricole più efficiente e sostenibile, mi riferisco anche al tema della PAC, per noi oggi è determinante mantenere inalterata una situazione che vede premiate le imprese che producono, creano occupazione e valorizzano i prodotti attraverso la trasformazione”.
