Alle imprese italiane, per recuperare competitività sui mercati continentali serve trasportare merci a costi inferiori rispetto a quelli attuali del trasporto su TIR. La sola realizzazione del Tunnel del Frejus aumenta la capacità di trasporto ma non ne aumenta il suo utilizzo se i costi ferroviari restano superiori del 30%. Per non buttare in “caciara” il dibattito aperto con la presentazione dell’Analisi Costi Benefici del prof. Marco Ponti e dei suoi colleghi e stemperare i toni del dibattito da tifoserie pro o contro la TAV Torino Lione c’è ricordare che conviviamo con una trentennale gestione inefficiente e deficitaria di Trenitalia Cargo. Gestione che oltre che essere pessima nel settore merci e pendolari italiani sta diventando preoccupante anche sulla rete ad Alta velocità visto che un treno su due arriva con 10 minuti in ritardo, un buon 20% tra i 30 e i 50 minuti. Con i costi che superano i benefici di 7-8 miliardi gli italiani non hanno più alibi. Ora conoscono i termini del problema e che il rilancio ferroviario sta nella gestione efficiente di gran arte dei 16.000 km di rete nazionale. Il resto sono scorciatoie,costosissime.

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