Le persone senza fissa dimora presenti in città e censite (con residenza civica) sono circa 300. A queste si aggiungono le persone con problemi di dipendenza da sostanze o con disagio psichico provenienti dalla provincia e una presenza significativa di persone straniere con respingimento del permesso di soggiorno per diritti umanitari, persone che terminano il loro percorso in carcere e che necessitano di supporto nel reinserimento sociale. Dati generali sugli interventi a favore delle persone in condizione di grave marginalità: le persone in condizione di povertà estrema che hanno gravitato nei servizi mensa o accoglienza notturna sono state oltre 1.400, gli uomini accolti nelle tre strutture del Piano Freddo sono state 263 di cui 95 hanno pernottato in più di un dormitorio, le donne inserite nelle due accoglienze invernali sono state 30, il dormitorio S. Vincenzo ha ospitato 308 uomini, di cui la metà di passaggio, la mensa Caritas ha offerto 150 pasti al giorno  (45.763 pasti annui) ad un totale di 1.413 persone, il servizio docce ha effettato 3.018 prestazioni, il Centro Diurno per senza dimora Angolo ha rendicontato 900 presenze ed erogato oltre 17.000 prestazioni di bassa soglia, il Progetto Strada ha intercettato 591 persone tossicodipendenti di cui il 65% senza dimora, l’Help Center ha incontrato in stazione circa 100 persone, il 50% non residenti, Caritas ha distribuito nella diocesi 46.627 pacchi viveri. La Dispensa Sociale Cauto, collegata a 115 punti vendita, ha distribuito in città 25.000 cassette Bisogni complessi, sempre in evoluzione, necessitano di uno sguardo condiviso da parte di tutti i soggetti attivi a livello cittadino. Il numero dei soggetti senza fissa dimora presenti in città, ma anche cittadini con residenza civica senza risorsa abitativa è ancora significativo. Si registra ancora un bisogno non soddisfatto di servizi di accoglienza, protezione alloggiativa, interventi educativi e di sostegno presso convivenze protette a favore di adulti in situazione di grave marginalità. Gli immobili di via Corsica si prestano a essere utilizzati per servizi e progetti di accoglienza per rispondere ai bisogni sopra indicati, in una logica che dovrà necessariamente integrarsi con la filiera dei servizi per la grave emarginazione che l’Amministrazione Comunale ha ricomposto in un’unica co-progettazione e con la creazione di un’apposita Cabina di Regia per la Grave Marginalità.

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