Un progetto del territorio e per il territorio fondato su azioni concrete di rigenerazione urbana con elementi innovativi per una crescita condivisa. Se ne è parlato oggi al convegno ‘Franciacorta, una via per il futuro: il PTRA (Piano Territoriale d’Area) come strumento di crescita condivisa’, che si è svolto a Rodengo Saiano (BS) e a cui hanno partecipato gli assessori regionali al Territorio e Protezione civile e all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi. “Le pianificazioni urbanistiche su ambiti territoriali rappresentano il futuro. E’ fondamentale – ha detto l’assessore al Territorio e Protezione civile – tenere conto degli aspetti economici, culturali, sociologici di un’intera area omogenea per avere una visione ampia e di sistema. E’ intenzione di Regione Lombardia investire anche economicamente su questo progetto strategico, come già ribadito nei precedenti incontri, rispettando però, al contempo, l’autonomia dei sindaci”. Il PTRA è uno strumento di governance e di programmazione territoriale che propone nuove soluzioni orientate a ridurre il consumo di suolo e a promuovere la valorizzazione delle identità paesaggistiche e culturali, mirato ad accomunare tutti i 22 Comuni della Franciacorta per uno sviluppo più armonico, che potrebbe addirittura divenire un modello esportabile in altri territori. “La distintività è una condizione vitale per i prodotti e i vini lombardi al fine di vincere la sfida della competitività sui mercati. In questo senso – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – il legame con il territorio è fondamentale. Per questo il PTRA è strategico al fine di comunicare in maniera univoca le peculiarità della Franciacorta. Significa dare un’ulteriore possibilità di sviluppo alla nostra viticoltura. Al momento 10 Comuni hanno approvato in questo ambito il regolamento edilizio unico. È necessario che anche gli altri 12 lo facciano”. Gli elementi innovativi di questo piano riguardano, nel dettaglio, un censimento puntuale delle aree dismesse della Franciacorta aggiornato al 2017, al fine di valutare il patrimonio disponibile per la riqualificazione e il riuso (soprattutto delle aree di rilevanza sovracomunale); la definizione di criteri per la salvaguardia delle colture di pregio come i vigneti o gli oliveti e di proposte per il riuso degli edifici rurali abbandonati; l’istituzione di un Fondo intercomunale per la sostenibilità per la perequazione territoriale. E la stesura di un Regolamento Edilizio Unico per i 22 comuni e di Linee Guida per i PGT (Piani di Governo del Territorio).