L’Ance Brescia protagonista della mobilitazione nazionale dei “nastri gialli” (#bloccadegrado) per segnalare i casi di incuria e di abbandono in cui versano alcuni centri urbani nel nostro Paese e per denunciare, ancora una volta, la lentezza e la complessità di alcune procedure burocratiche che interessano il comparto edilizio. L’iniziativa, promossa dall’Ance insieme con la società civile, il mondo produttivo e la filiera del costruito, ha come obiettivo quello di: “Coinvolgere direttamente i cittadini che potranno segnalare e condividere facilmente, in prima persona, le situazioni di disagio e di difficoltà che vivono ogni giorno”, spiega il presidente di Ance Brescia, Tiziano Pavoni. La mobilitazione ha preso ufficialmente il via venerdì 10 maggio, in occasione del Convegno annuale dei Giovani Ance a Genova. A partire da quel momento, per permettere al messaggio di diffondersi capillarmente sull’intero territorio nazionale coinvolgendo la società civile e di raggiungere con forza i decisori pubblici, ogni città adotterà una serie di iniziative #bloccadegrado contestualizzate sulla base della propria realtà locale. L’organizzazione di via Foscolo appone metaforici giganteschi nastri gialli su alcune delle infrastrutture attese da anni, e in alcuni casi da decenni, che rimangono ferme al palo, compromettendo ripresa, crescita economica e sociale, sviluppo, quindi lavoro. Si tratta delle seguenti opere: Linea Alta velocità e capacità Brescia-Verona, un’opera strategica da 2,5 miliardi di euro. Corda Molle, il raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari, ancora incompleto, dopo la realizzazione della prima tratta (17 km da Montichiari ad Azzano Mella), inaugurata nel 2012. Per la seconda tratta sono previsti investimenti per 85 milioni di euro. Autostrada Valtrompia, il raccordo autostradale tra l’A24 e la Val Trompia è un’opera strategica concepita nel 1998, ancora ai blocchi di partenza, per la quale sono previsti 258,5 milioni di euro. Barghe – Idro, il cui progetto è pronto dal 2008 ma i lavori ancora non sono iniziati. Previsti investimenti di 57,6 milioni di euro per la sola prima tranche di lavori (160 milioni in totale). Tangenziale Orzivecchi, la variante alla SP 235 di Orzivecchi, un’opera da 3,8 milioni di euro bloccata più di sete anni fa a causa della presenza di scorie contaminate mischiate alla ghiaia per fare il sottofondo stradale. Raccordo A 35 Orzinuovi – SP ex SS 668, si tratta di lavori finalizzati all’eliminazione delle intersezioni a raso e messa in sicurezza dell’arteria: tratta Orzinuovi-Lonato – Variante est di Montichiari. Costo intervento 9,5 milioni di euro. Piccola Velocità: lo scalo merci di via Dalmazia dovrebbe da anni diventare un moderno terminal intermodale conforme agli standard europei. L’attesa si allunga, impedendo ad oggi l’investimento di 60 milioni di euro. Depurazione del Garda: un’opera urgente da 220 milioni di euro (ridotti a 129 milioni). Depuratore della Valtrompia: un’opera da 27 milioni di euro per trattare i reflui civili di 11 Comuni della Valle (85 mila abitanti equivalenti oltre a 5 mila aziende) che scaricano direttamente nel fiume Mella, un ricorso al Tar blocca altri 27 milioni di lavori. Ampliamento del carcere di Verziano, si attende il via di un’opera da 16,6 milioni di euro per la ristrutturazione dell’attuale carcere (1° lotto) e l’ampliamento della struttura (2° lotto). Tangenziale di Isorella, è stata inserita nel 2017 dalla Provincia nel programma triennale 2018-2020 delle opere pubbliche. Una vicenda che si trascina da oltre 30 anni e che vale 6,5 milioni di euro. Nuovo Polo Logistico Esselunga di Ospitaletto, un maxi-polo di 650mila metri quadri. L’investimento previsto è di 500 milioni di euro che, in parte, serviranno anche a portare a termine opere di urbanizzazione e la costruzione di una pista ciclabile, un’area verde e un parcheggio (pari a circa 28 milioni). È bloccato da una serie di ricorsi al Tar radicati dalle amministrazioni locali e insieme sono bloccati altri 500 milioni di euro d’investimenti.
La somma indica la considerevole cifra di 3 miliardi e oltre 653 milioni di euro. Servono commenti?