“Quer pasticciaccio brutto del Sistema Allevatori: si potrebbe sintetizzare così, prendendo in prestito un titolo a Carlo Emilio Gadda, la scriteriata gestione che, partendo dalle Associazioni provinciali Allevatori, oggi investe le associazioni di razza”. Commenta così Giovanni Garbelli presidente di Confagricoltura Brescia, il percorso di riorganizzazione che riguarda l’intero assetto degli organismi tecnici e gli enti selezionatori italiani. “Come per la trasformazione delle Apa in un’unica associazione regionale, l’Aral, anche le associazioni di razza – evidenzia Garbelli – vedono sotto la medesima regia il delicato passaggio, imposto dalla riforma della normativa, segnato ancora una volta da una totale assenza di trasparenza nei confronti dei soci. Soci che vengono trasferiti da un ente all’altro senza alcun tipo di informazione e tanto meno di coinvolgimento”. Le stesse assemblee territoriali – per Brescia tenuta oggi a Montichiari – sono state convocate con scarsissima informazione, così come è stato per la “migrazione forzata” da Apa all’Aral e, oggi, ad Anafij.

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