In Lombardia, sono 57 i Comuni classificati “a rischio sismico”: 52 in provincia di Brescia e 5 nel Mantovano. Ai loro tecnici, funzionari e dirigenti è stato proposto un laboratorio che intende fornire un modello di gestione delle attività di verifica degli edifici colpiti da un sisma. L’iniziativa è proposta da PoliS-Lombardia con Regione Lombardia (Direzione generale territorio e protezione civile) nell’ambito del Piano formativo della Scuola superiore di Protezione civile (SSPC). L’organizzazione è curata da PoliS con ANCI Lombardia e gli uffici territoriali regionali. Durante il corso, che si svolgerà mercoledì 19 giugno dalle ore 9.30 alle 17 nel salone delle danze MO.CA – Centro per le nuove culture, nell’ex Tribunale di Brescia, verranno anche illustrate l’esperienza del Comune di Milano ad Amatrice, il paese colpito dal terremoto dell’estate del 2016, e la risposta del Comune di Moglia (MN) al sisma del 2012. In autunno, è previsto lo svolgimento di una mezza giornata di esercitazioni. “Abbiamo ideato il laboratorio – spiega il direttore generale di PoliS-Lombardia Fulvio Matone – per fornire ai responsabili della sicurezza dei Comuni tutti gli strumenti normativi, organizzativi e informatici, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’emergenza sismica”. Al laboratorio, sono stati invitati anche quei Comuni del Mantovano che, pur non classificati “a rischio sismico”, hanno subito il terremoto del 2012. Oltre ai funzionari delle amministrazioni provinciali di Brescia e Mantova e delle Comunità montane Alto Garda, Valle Sabbia e dell’Unione dei Comuni Val Tenesi, e ai tecnici regionali per la verifica degli edifici post sisma.