L’azzurro Alberto Vender (Atletica Valchiese) in versione da record ha firmato anche la seconda edizione della Forte Corno Run, la gara di corsa in montagna disegnata tra l’abitato di Praso, nel territorio comunale di Valdaone, ed il Forte Corno, roccaforte di origine austriaca che governa la Valle del Chiese sul versante destro della vallata trentina. È stata un’altra giornata da autentico enfant du pays per il ventitreenne Vender, azzurro della corsa in montagna che ha avuto la meglio sui 150 partecipanti alla prova di otto chilometri con un dislivello di 400 metri. Lo scorso 25 aprile si era imposto nella valle del Chiese Run, ospitata a Boniprati e valida per il Gran Premio Montagne Trentine Dolomiti Energia 2019. È stata una prestazione maiuscola quella dell’azzurro di Pieve di Bono, capace di abbassare di quasi tre minuti il tempo da lui stesso impiegato per trionfare dodici mesi fa: 34’46 è così il nuovo record del percorso della Forte Corno Run.  L’allievo dell’ex maratoneta trentino Ennio Colò, era reduce da uno stage di preparazione con la nazionale italiana di corsa in montagna in Primiero, periodo in cui ha potuto condividere un allenamento speciale all’ombra delle Pale di San Martino insieme alla nazionale maggiore di sci di fondo, capitanata dal campione del mondo e vicecampione olimpico Federico Pellegrino. Il rientro a casa è coinciso con il trionfo su un tracciato individuato inizialmente come terreno di allenamento dei molti appassionati della zona – compreso il compagno di fatica Marco Filosi, a sua volta azzurrino della corsa in montagna ed ora organizzatore – e trasformato in una gara grazie all’impegno di un quintetto di giovani di Praso, vale a dire Lino Galliani, Norman Corradi, Alice Rossi e gli stessi fratelli Filosi, Dino e Marco. Alle spalle di Vender, piazza d’onore per il ledrense Paolo Penner (Ssd Tremalzo) – secondo anche nel 2018 – con il giovanissimo Devid Caresani (Atletica Tione, classe 2002) capace di conquistare il terzo gradino del podio a poche settimane dal debutto in azzurro fissato per la fine d’agosto nel Campionato Mondiale under 18 di corsa in montagna. Epilogo sfortunato invece per Jacopo Brasi (Ongam Team) che dopo aver duellato nel tratto iniziale con Vender, è scivolato al settimo posto della graduatoria finale a causa di un problema nella seconda parte del percorso. Vittoria targata Atletica Valchiese anche al femminile grazie a Chiara Doninelli, ventunenne bresciana di Idro – a pochi chilometri dal confine con il Trentino – capace a propria volta di migliorare la prestazione che nel 2018 aveva regalato il successo a Cinzia Franchini: 49’16 il riscontro cronometrico della Doninelli (45° tempo assoluto di giornata) che le ha così permesso di salire sul gradino più alto di un podio completato dalla giovane di casa Luisa Valenti (Atletica Valchiese) e da Alba Zanetti (SportActive). La gara si è svolta su un percorso prettamente sterrato, con partenza ed arrivo in Piazza San Pietro a Praso, a circa 800 metri di quota. Da lì è partita l’ascesa per raggiungere Forte Corno (1069m slm) e poco dopo la quota massima di giornata (1129m slm) in località Peschera, cui è seguito il sentiero della Bastia e la discesa verso la frazione di Sevror con l’ultima breve asperità che ha permesso agli atleti di raggiungere nuovamente Praso. “E’ stata una giornata davvero bella. La gara è a mio avviso fantastica e non si può che ringraziare questi cinque ragazzi per il loro impegno. Il tracciato era “famoso” come percorso di allenamento, loro l’hanno trasformato in un evento vero e proprio e credo che la cosa abbia delle prospettive interessanti, anche perchè consente di conoscere dei luoghi in cui si è fatta la storia della zona. Per quanto riguarda la mia gara, nel tratto iniziale sono stato stimolato fortemente da Jacopo Brasi e così siamo partiti subito su un ritmo forte che ha permesso di abbassare sensibilmente il tempo dello scorso anno; poi ho guadagnato un discreto margine e posso dirmi totalmente soddisfatto” “Questa seconda edizione è andata oltre ogni aspettativa. Abbiamo voluto aumentare gli iscritti rispetto ai 100 della prima edizione e la risposta è stata eccellente, con tutti i 150 pettorali messi a disposizione andati esauriti. Ed il responso degli atleti in gara è stato eccezionale: tutti soddisfatti e questo ci consente di ripartire verso la terza edizione con ancora più entusiasmo. Un sentito grazie alla Pro Loco di Praso e a tutti i volontari, vigili del fuoco e quant’altri abbiano collaborato a questa Forte Corno Run”. Disteso su uno sperone di roccia a 1068 metri di quota ed eretto tra il 1883 ed il 1890, Forte Corno domina dalla destra orografica lo sviluppo della Valle del Chiese e rappresenta uno dei cinque capisaldi di quello che era stato battezzato come Sbarramento di Lardaro, struttura difensiva che sorvegliava l’accesso nell’Impero asburgico lungo l’asta del Chiese. La struttura architettonica è di grande pregio e forte impatto, con le sue cinquantaquattro stanze e le sue cupole in acciaio corazzato girevoli che ospitavano le postazioni di artiglieria, secondo i criteri propri dello stile Vogl. Nel dopoguerra Forte Corno venne smantellato e privato delle protezioni metalliche finché nel 1997 l’amministrazione comunale non investì in un ricco programma di recupero che ha portato anche alla creazione di un sentiero di collegamento con il vicino Forte Larino (nel Comune di Sella Giudicarie), a sua volta componente lo Sbarramento di Lardaro.

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