Una Giornata
dedicata alle montagne lombarde per promuovere e
valorizzare i territori montani e sostenere la gente che in montagna vive e
lavora, individuata ogni anno nella prima domenica di
luglio, che rappresenta
simbolicamente l’apertura della stagione turistica ed escursionistica su tutti
i rifugi. E’ quella che viene istituita con la legge approvata oggi
all’unanimità in Consiglio regionale e che si pone l’obiettivo di salvaguardare le
risorse naturali delle montagne lombarde e di diffondere le culture, i saperi,
gli stili di vita delle genti dei Comuni montani. Saranno promosse iniziative
specifiche anche con il CAI e l’Ufficio scolastico regionale, nonché con le
Università e gli istituti di ricerca. Primo firmatario del
provvedimento, sottoscritto anche da tutti gli altri componenti dell’Ufficio di
Presidenza, è il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, che
accoglie con soddisfazione il voto finale dell’Aula.
“In montagna
ho sempre incontrato persone animate da grande passione e di straordinaria
umanità –sottolinea il Presidente Fermi-. Regione Lombardia e il Consiglio
regionale sono e saranno sempre più attenti e vicini a queste realtà,
consapevoli che è nostro obiettivo e dovere garantire un futuro alle nostre
“sentinelle” montane, a cominciare soprattutto dagli alpeggi e dai rifugi
alpini. E questa legge vuole essere un primo passo significativo di questa
rinnovata attenzione e sensibilità”. “Sarà privilegiata –ha
spiegato il Consigliere Segretario Giovanni Malanchini (Lega)- la diffusione
delle tradizioni culturali e dei saperi locali, per far conoscere il paesaggio
e le risorse agro rurali anche attraverso le eccellenze enogastronomiche di
montagna e i prodotti alimentari tipici; sarà promossa la conoscenza dei
progetti e delle esperienze finalizzate alla fruizione sostenibile della
montagna, con l’obiettivo di migliorare il benessere psicofisico delle persone”.
“E’ una bella giornata per la montagna, per i suoi abitanti e per tutta la
Lombardia –ha aggiunto la Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza-.
Mai come in questa legislatura il tema ‘montagna’ è stato al centro delle
attenzioni delle politiche della Regione, che ha istituito un assessorato
dedicato e messo in campo specifiche norme per favorirne lo sviluppo e
contrastare lo spopolamento”. “In
occasione della Giornata Regionale delle Montagne –ha
evidenziato la relatrice e presidente della Commissione speciale Montagna
Gigliola Spelzini (Lega) – il
Consiglio regionale per promuovere le iniziative in programma si avvarrà e
collaborerà con le Comunità Montane, i bacini imbriferi montani, i Parchi
naturali e regionali montani, gli Enti locali e le associazioni del territorio,
i rappresentanti delle professioni della montagna e il Club Alpino Italiano con
le rispettive sezioni e sottosezioni del territorio”. Il
provvedimento prende spunto dall’iniziativa che lo scorso 12 settembre
aveva visto una cordata istituzionale guidata dal Presidente
Fermi salire prima ai 1.906 metri della Malga Demignone ubicata
nella località valtellinese di Teglio, e poi al Rifugio Nani
Tagliaferri, in Val di Scalve, che con i suoi 2.378 metri è il
più alto delle Orobie: una giornata dedicata ad
approfondire i temi e le problematiche contenute nel progetto di educazione e
sostenibilità “Save the
Mountains” promosso dal Cai di Bergamo guidato da Paolo Valoti.
All’iniziativa aveva preso parte anche il Consigliere Segretario Dario Violi
(M5Stelle), per il quale questa legge “è un ulteriore passo in avanti verso
la tutela e il rilancio delle nostre montagne, sia dal punto di vista
ambientale che culturale, attraverso la creazione di comportamenti consapevoli
per la conservazione dei sentieri e dei rifugi. L’obiettivo è quello di garantire
lo sviluppo sostenibile dei territori montani attraverso il coinvolgimento
diretto e la partecipazione di tutti coloro che vivono la montagna”.
Secondo i rappresentanti del Partito Democratico Jacopo Scandella e Gianantonio
Girelli “questo evento deve diventare anche un utile e serio momento di
riflessione in vista di decisioni importanti che dovranno essere assunte nella
legge quadro sulla montagna, dove sarà necessario essere più incisivi e
precisi, consapevoli che i territori montani hanno pari dignità ed esigenze di
servizi così come quelli della pianura e delle grandi città”. Il territorio
regionale lombardo, pari a 23.862 chilometri quadrati, è caratterizzato da una
compresenza di aree montuose (40,5%) che, se sommate alle aree collinari
(12,4%), rappresentano quasi il 53% della superficie complessiva, con 23 Comunità
montaneistituite e riconosciute dalla Regione. In
termini di popolazione la Lombardia supera di poco i 10 milioni di abitanti
residenti, di cui quasi il 32% concentrata nelle aree montane. Il 28,6% del
flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi lombardi interessa le località
montane. Su undici siti Unesco lombardi, cinque sono
localizzati in aree montane, dove si trovano anche otto parchi
regionali montani di grande pregio ambientale e
naturalistico. Da sottolineare infine che sulle montagne lombarde sono
presenti oltre 150 rifugi e circa 870 malghe,
imprescindibili punti di riferimento e di appoggio per chi attraversa i
sentieri montani.
