Due interventi ormai di
prossima attuazione per il sostegno ai piccoli editori digitali, ma anche un
pacchetto più esteso chiamato “Editoria 5.0”, oltre a strumenti di tutela della
professione giornalistica. Sono questi i principali contenuti del confronto che
gli editori digitali associati ad ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online –
hanno avuto con il sottosegretario ala Presidente del Consiglio con delega al
Dipartimento per l’informazione e l’editoria Andrea Martella. «L’emergenza
determinata dalla pandemia non ha risparmiato l’editoria digitale, un comparto
fatto da tante piccole imprese che spesso rappresenta l’ossatura
dell’informazione locale, ma che ha risentito pesantemente della situazione
attuale», osserva Marco Giovannelli, presidente di ANSO. «Il dialogo con il
sottosegretario ha aperto nuovi scenari, un quadro importante per il sostegno
ai piccoli editori digitali che non hanno mai smesso di lavorare – anche a
ritmi più intensi – senza però compensare questo sforzo con risultati
economici. Le misure annunciate sono certamente un primo passo per dare una
prospettiva all’informazione locale digitale».
Nello spettro più ampio dei provvedimenti relativi all’editoria, due riguardano
più da vicino quella digitale. «Il primo è un incentivo nato con l’intento di
sostenere gli investimenti pubblicitari in questa fase di difficoltà: in
quest’ottica il beneficio fiscale per le imprese che investono in pubblicità è
stato portato dal 30% al 50% e il tetto massimo alzato a 60 milioni», annuncia
il sottosegretario Martella. «Il secondo è un credito d’imposta per i servizi
digitali che intende accompagnare i processi di trasformazione digitale. Per le
imprese, con almeno un dipendente a tempo indeterminato, tale contributo sarà
esigibile su spese sostenute per server, hosting, banda larga ecc.».
Ma il Governo ha in cantiere altri provvedimento per il settore
dell’informazione digitale. Prosegue Martella: «Queste e altre misure di
intervento che sono state realizzate anche con il contributo di ANSO
rappresentano una novità importante che vogliamo sviluppare in interventi più
strutturati. Mi riferisco ad un provvedimento piu organico che si chiamerà
“Editoria 5.0” la cui presentazione è stata rallentata da questa emergenza e
che rappresenta in nuovo paradigma d’intervento che orienti stabilmente ed
efficacemente le politiche di settore per settore per i prossimi anni». Il
pacchetto “Editoria 5.0” mira ad arrivare dopo 40 anni ad «una riforma organica
del settore che preveda forme di sostegno dirette e indirette a garanzia del
pluralismo. Ma anche per sostenere processi di innovazione anche sul digitale.
Alcune cose importanti le abbiamo fatte in questi mesi. Ora con il Dl
“Rilancio” abbiamo per la prima volta anche un credito di imposta per il
digitale. Proseguiremo questo confronto con gli operatori del settore», spiega
il sottosegretario. «Noi stiamo costruendo la proposta attorno ad alcuni
cardini: il sostegno al digitale, la lettura dei prodotti editoriali nelle
scuole, la tutela della professione giornalistica, il tema della revisione
degli investimenti sulla pubblicità, la legge sul copyright, solo per citare le
parti essenziali». Nello specifico sulla normativa sul copyright, il cui Ddl di
recepimento della direttiva è al Senato, «sono in corso una serie di audizioni.
L’auspicio è che si possa approvarlo in tempi ragionevolmente rapidi. Ci sono
alcune sensibilità, come quella che rappresenta ANSO, credo vi siano margini
per un confronto equilibrato in vista dei decreti attuativi che il Governo
dovrà adottare». L’azione annunciata dall’onorevole Martella interesserà anche
i diritti di tutela alla professione giornalistica. Come anticipa il
sottosegretario: «Nei lavori parlamentari non siamo lontani da una legge che
preveda l’abolizione del carcere per i giornalisti nell’ambito dei reati per
diffamazione e un intervento per bloccare le querele temerarie che spesso
costituiscono un bavaglio alla stampa».
