Una convenzione tra Comunità Montana e Ubi Banca Spa per i finanziamenti erogati alle attività agricole, dove l’ente locale rimborserà gli interessi direttamente alle aziende interessate. In sintesi, l’accordo stipulato pochi giorni fa nelle montagne della Valle Camonica, pronte a ripartire dopo il lungo fermo dovuto all’emergenza sanitaria che ha colpito duramente la nostra provincia, vede da una parte la Ubi Banca stanziare un plafond di 4 milioni di euro e dall’altra la Comunità Montana di Valle Camonica rimborsare gli oneri e gli interessi passivi sostenute dalle imprese agricole per il prestito bancario. Un’iniziativa importante, accolta con soddisfazione da Coldiretti Brescia, da tempo impegnata nel favorire il rilancio delle produzioni agricole montane.

Il finanziamento bancario può raggiungere un importo di 75.000,00 € per le imprese agricole, elevato a 150.000,00 € per le società cooperative, e una durata massima di 60 mesi, di cui 6 mesi di preammortamento. Le condizioni del prestito, fissate dalla convenzione, non prevedono spese sia per l’istruttoria sia per l’emissione rata, mentre è stato definito un tasso variabile legato al parametro Euribor 3 mesi più spread del 2.40%, costo che viene totalmente rimborsato dalla Comunità Montana. Possono accedere al finanziamento le aziende agricole singole e associate, le cooperative e i consorzi che svolgono attività agricola, così come definito dall’art. 2135 del C.C., che hanno sede operativa e legale all’interno dei comuni membri della Comunità Montana di Valle Camonica.

“La montagna può avere una marcia in più nella ripartenza, con prodotti unici di qualità ed esperienze legate alla biodiversità e alla tipicità del nostro territorio – conclude Luca Costa, segretario di zona della Vallecamonica – questo tipo di sinergie sono strategiche per un vero e proprio rilancio dell’intera economia montana, per dare nuova luce ai piccoli paesi, alle aree rurali e delle aziende agricole familiari, sicure e attente al rapporto diretto con il cittadino, turista e consumatore finale. La sfida è importante e richiede il sostegno dell’intera filiera agricola e territoriale, la collaborazione tra enti pubblici e privati rappresenta un passo determinante per il rilancio dell’economia”.

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