L’accanimento contro la
realizzazione della bretella autostradale della Val Trompia ha raggiunto
livelli vergognosi. Ben venga l’interessamento di ANAC, di ARPA, del TAR, del
Consiglio di Stato, delle procure. Siamo i primi a volere che le cose vengano
fatte nel rispetto della legge. Ma il punto è: vogliamo che vengano fatte!
Serve fare assoluta chiarezza non solo per il continuo ed estenuante protrarsi
della vicenda ma soprattutto per il fatto che ormai è diventata sia una
questione politica per il Movimento 5 Stelle che una questione ideologica per i
Comitati. Stiamo parlando di un’opera fondamentale per il nostro territorio,
voluta trasversalmente da tutti (sindaci, forze politiche e associazioni
imprenditoriali), che ha già stanziati i fondi sufficienti alla costruzione,
con un contratto siglato e un progetto già approvato dal CIPE. Progetto contro
il quale, nel corso degli anni, i Comitati hanno presentato numerosi ricorsi ed
esposti di tutti i tipi che fino ad oggi sono stati sempre respinti. Sono
episodi che a mio modesto avviso meritano una riflessione.
Non è accettabile che si blocchi in continuazione l’iter di realizzazione di
un’opera pubblica con ricorsi ripetuti, palesemente infondati, che ogni volta
vengono bocciati e accusare con pregiudizio i sindaci valtrumplini di avere
“chiuso un occhio” su reati ambientali, quando poi i giudici
competenti alla fine della fiera dissequestrano il cantiere. Ricordo infatti
che nel nostro ordinamento giuridico esistono i reati di lite temeraria e di
diffamazione. I Comitati e il Movimento 5 Stelle non sono superiori alla legge
e tantomeno sono i detentori della verità assoluta. I Comitati e il Movimento 5
Stelle si devono assumere la responsabilità delle loro azioni di fronte ai
cittadini e agli imprenditori della Val trompia: vogliono bloccare un’opera che
produrrà benefici economici e ambientali, voluta da tutte le associazioni
imprenditoriali e da tutti i sindaci di tutti i colori politici della valle. Lo
stanno facendo anche grazie alla lentezza di iter autorizzativi del Ministero
dell’Ambiente. Sono diversi mesi ormai che attendiamo l’autorizzazione del PUT
(Piano di Utilizzo delle Terre) da parte degli uffici competenti del Ministro
Costa. Senza nessun apparente motivo che giustifichi questo allungamento dei
tempi. Mi chiedo, tutto ciò è normale? Soprattutto in un momento di grave crisi
post-COVID, durante il quale si dovrebbe agevolare e semplificare la realizzazione
di opere ed investimenti? La questione è politica. Se i 5 Stelle intendono
bloccare l’opera e ne sono capaci, che lo facciano alla luce del sole
assumendosene le responsabilità di fronte ai cittadini della valle! Noi non
siamo più disposti a subire tattiche dilatorie e tollerare attacchi senza senso
nei confronti di coloro che vogliono quest’opera, cioè tutti a parte loro. La
pazienza è finita e siccome le regole valgono per tutti metteremo in atto tutte
le azioni necessarie per tutelare le ragioni di chi vuole la bretella
autostradale.
