La stazione di Brescia offre da anni uno spaccato di insicurezza e degrado che, nel corso del tempo, non sembra far altro che peggiorare. Tra negozianti e residenti ormai rassegnati a questo triste scenario che denunciano di essere abbandonati dalle istituzioni: «non ci ascoltano». Una zona ostaggio degli immigrati che spacciano a qualsiasi ora del giorno e della notte, con la complicità indiretta di una giustizia che spesso vanifica l’immenso e snervante lavoro degli agenti delle Forze dell’Ordine. Uomini e donne al servizio dei cittadini con l’obiettivo di tutelare la sicurezza di tutti, troppo spesso dimenticati da chi governa e addirittura abbandonati senza nemmeno gli strumenti adatti a svolgere il loro mestiere. Il caso della revoca alla sperimentazione del taser è solo l’ultimo esempio di questa situazione. Da quando Matteo Salvini non è più al Ministero dell’Interno la svolta purtroppo si è vista in peggio, con l’aumento smisurato degli sbarchi e una gestione dell’immigrazione clandestina che è tornata ad essere quella tanto cara alla sinistra. Un quadro desolante che rischia di aggravare non solo la situazione bresciana ma anche tutte quelle realtà simili che si trovano per il paese: l’arrivo di nuovi clandestini, oltre ad offrire nuova “manovalanza” per la criminalità organizzata, in questo periodo di crisi pandemica rischia di causare danni anche dal punto di vista sanitario. Pd e sinistra sono al Governo sia a livello nazionale che in Città di Brescia, con risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti. La Lega darà battaglia sul tema sicurezza al fianco dei cittadini esasperati e delle Forze dell’Ordine abbandonate, nell’interesse del nostro territorio e di chi vuole semplicemente vivere sereno senza spacciatori clandestini fuori di casa

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