L’ultimo
Dpcm emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella
giornata di ieri, domenica 25 ottobre, sancisce di fatto la
cessazione di ogni attività fieristica in presenza, dopo quella di
convegni e congressi, fino al 24 novembre. «La
decisione presa dal Governo, ancora una volta dall’oggi al domani,
di impedire lo svolgimento delle rassegne nazionali e internazionali,
dopo aver già fermato quelle regionali, locali, i convegni e i
congressi, piomba come un macigno su un settore già molto
penalizzato –
evidenzia Maurizio
Danese,
presidente di Veronafiere spa –. È
un fatto molto grave, perché il settore ha perso da marzo a
settembre il 70% del fatturato ed a questo si aggiungono ora i danni
pesanti dovuti alla sospensione immediata mentre molti quartieri,
come il nostro, avevano già iniziato gli allestimenti per le
manifestazioni che si sarebbero dovute tenere a breve e per le quali
erano stati già predisposti anche ingenti investimenti in promozione
e comunicazione».
«In
questi mesi ci siamo preparati sia per affrontare in assoluta
sicurezza tutti gli eventi, tenuto conto che i quartieri offrono già
grandi spazi e alti standard, sia per integrare l’evento fisico con
quello digitale. Certo, fermare in Italia le attività fisiche
significa rallentare ulteriormente le possibilità di ripresa per il
nostro settore e per quelli che hanno nelle nostre rassegne un punto
di riferimento importante per il loro business. Non ultima,
Fieracavalli che era stata progettata in due weekend a novembre e che
ha, inoltre, uno specifico calendario di allestimenti, oltre a quello
di eventi sportivi di richiamo internazionale»,
sottolinea Giovanni
Mantovani,
direttore generale di Veronafiere spa.
«La
nostra attività –
prosegue Mantovani – diventa
digitale al 100% per le iniziative Wine2Wine exhibition, OperaWine,
wine2wine business forum e B/Open, in programma dal 21 al 24
novembre, mentre Job&Orienta (25/27 novembre), la mostra convegno
dedicata a scuola, formazione e lavoro era stata già programmata
solo in modalità online. Il consiglio di amministrazione valuterà a
stretto giro come procedere con Verona Mineral Show Geo Business
(27/29 novembre) e ArtVerona, in calendario dal 10 al 13 dicembre,
che ha già l’adesione di oltre 120 gallerie. Resta invariato
invece il calendario estero, che prevede in presenza Wine To Asia a
Shenzhen il 20 e 21 novembre e Vinitaly Russia a Mosca e San
Pietroburgo in modalità ibrida».
