La pandemia da COVID-19, ovvero la malattia da nuovo Coronavirus, ha creato e sta creando una pandemia parallela di paura, ansia e depressione. Una conferma che arriva dagli psicologi, che stanno constatando in questi mesi di come, oltre sulla salute fisica, il Coronavirus stia avendo un impatto anche sulla salute mentale delle persone, soprattutto quelle già affette da disturbi della personalità. Potremmo definire la personalità come quel modo di pensare, sentire e comportarsi che rende una persona unica e diversa dalle altre. La personalità di un individuo è influenzata dalle esperienze, dall’ambiente e anche dalla genetica, il che la rende tendenzialmente stabile nel tempo. Fatta questa premessa, possiamo definire i disturbi di personalità come quei modi di pensare, sentire e comportarsi che deviano dalla normalità culturale e che possono provocare angoscia o problemi nel tempo.
Sono quindi modelli di comportamento a lungo termine, che differiscono in modo significativo dagli standard della cultura di appartenenza. Secondo il DSM 5 esistono 10 specifici disturbi di personalità, che normalmente si presentano nella tarda adolescenza e colpiscono aree che includono il modo di pensare a se stessi e agli altri, le emozioni, il modo di relazionarsi con le altre persone e la regolazione degli impulsi.
Brevemente possiamo sintetizzare i disturbi di
personalità in questo modo: •disturbo
antisociale di personalità: una modalità di funzionamento in cui si trascurano
o violano i diritti degli altri; •disturbo
evitante di personalità: una modalità in cui si prova estrema timidezza,
sentimenti di inadeguatezza ed estrema sensibilità alle critiche; •disturbo borderline di personalità: una modalità
instabile nelle relazioni personali, con emozioni intense, scarsa immagine di
sé e impulsività; •disturbo dipendente di
personalità: una modalità in cui si necessita di essere accuditi, con
comportamenti di sottomissione, per paura della separazione; •disturbo istrionico di personalità: una modalità
di eccessiva ricerca di attenzione; •disturbo
narcisistico di personalità: una modalità per cui si ricerca ammirazione con
mancanza di empatia per gli altri; •disturbo
ossessivo-compulsivo di personalità: una modalità che include una
preoccupazione eccessiva per l’ordine, la perfezione e il controllo; •disturbo paranoico di personalità: una modalità
che provoca sospetti verso gli altri, vedendoli come meschini o dispettosi;
•disturbo schizoide di personalità: provoca un distacco dalle relazioni sociali
ed una espressione delle emozioni ridotta; •disturbo
schizotipico di personalità: una modalità che provoca molto disagio nelle
relazioni strette, con pensieri distorti e comportamenti eccentrici. Gianni Lanari, psicoterapeuta ideatore del Pronto
Soccorso Psicologico “Roma Est”, afferma comunque che, se la persona con
il disturbo di personalitá é motivata a cambiare, la psicoterapia risulta cura
efficace per molti dei problemi sopra elencati. Gli
psicologi, nel loro lavoro quotidiano, stanno registrando come il Coronavirus
ha avuto, e sta avendo, un impatto psicosociale senza precedenti sulla vita
e la salute mentale delle persone. Conosciamo
bene tutte le misure necessarie per contenere la trasmissione del virus messe
in atto dal mondo intero (quarantena di massa e distanziamento sociale). Molte
persone hanno trovato la loro vita irrevocabilmente cambiata da
queste misure, poiché si sono trovate a dover restare a casa per un periodo di
tempo prolungato e sostanzialmente indefinito. Pensiamo
ora come possa essere angosciante vivere queste esperienze per quel gruppo
emotivamente più vulnerabile rappresentato dalle persone con disturbi di
personalità, le cui difficoltà sono legate anche a una iper-reattività allo
stress rispetto alla norma. Il dottor
Nicola Zingaro pone l’attenzione su “come gran parte delle problematiche
incontrate dalle persone con disturbi di personalità siano riconducibili a
tematiche quali la disregolazione emotiva, le sensazioni
di tristezza, la paura dell’abbandono e le difficoltà
interpersonali“. Tutte queste aree di
difficoltà sono state ampiamente saturate dalla pandemia, visto che
le misure per la salute pubblica hanno infatti intensificato
quelle sensazioni di vuoto, insieme ad altre emozioni angoscianti. “Riteniamo quindi di fondamentale importanza che,
proprio in questo momento di emergenza sanitaria, le persone con un disturbo di
personalità possano focalizzare le loro attenzioni, per quanto possibile, su
elementi della loro vita che li aiutino a fronteggiare al meglio la pandemia,
in primis la cura di sé”, conclude il Dott. Nicola Zingaro.