“La mancanza di acciaio sta bloccando l’economia manifatturiera del Paese: l’ex Ilva produce a regime 12 milioni di tonnellate di nastri in acciaio per settori automotive/elettrodomestici e migliaia di altri utilizzi; nel 2020 ha superato di poco le 3 milioni di tonnellate. Il prezzo dell’acciaio è più che raddoppiato in 4 mesi!”. Questo l’intervento di Confapi rappresentata dal Vice Presidente Nazionale Fabrizio Cellino ed il vice Presidente Vicario di Apindustria Confapi Brescia e membro di giunta Nazionale Confapi, Marco Mariotti, che oggi ha partecipato in call al tavolo tecnico del Mise con il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sul caso ex ILVA di Taranto.  “Il mercato sta tirando – ha sottolineato Mariotti – e la domanda è sostenuta. E’ inaccettabile per le nostre filiere che l’acciaieria italiana, leader in Europa, sia praticamente ferma! Così si fa il gioco della speculazione e si affossa la ripartenza delle industrie del Paese. E’ necessario fare ogni sforzo affinché la produzione riparta, per soddisfare il mercato, mai così tonico. Bisogna inoltre allargare anche le maglie dell’importazione di acciaio, oggi frenate dalla quote di salvaguardia che riducono di fatto la libera importazione; bene il Ministro Giorgetti che ha aperto il dialogo con i principali attori del mercato e del territorio. L’impostazione del MISE con l’intervento pubblico nel del più grande polo siderurgico d’ Europa e l’utilizzo delle risorse del Piano Next Gen EU per i doverosi investimenti ambientali saranno fondamentali per ridare forza produttiva al sito di Taranto; siamo fiduciosi che ciò  porterà finalmente ad una strategia chiara per il Paese di sostegno concreto per  uno dei settori strategici dell’ economia nazionale.”

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