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In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2024 è stato definito un ricco calendario di eventi e iniziative, frutto di un lungo lavoro di confronto e collaborazione con le realtà del territorio.
Anche quest’anno, infatti, l’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con i Centri Antiviolenza Butterfly e Casa delle donne CAD Brescia – che fanno parte della Rete Interistituzionale Antiviolenza di cui il Comune di Brescia è Ente capofila -, ha avviato un percorso con numerose realtà e associazioni cittadine sensibili al tema delle pari opportunità e del contrasto alla violenza di genere, con l’intento di raccogliere le proposte che le stesse avessero in programma di realizzare.
La programmazione, se condivisa, valorizza la partecipazione attiva e propositiva della città nelle sue diverse espressioni, riducendo il rischio di sovrapposizioni tra le iniziative e favorendo lo sviluppo di possibili collaborazioni e sinergie.
Attraverso una raccolta preventiva di alcuni indicatori relativi ai contenuti e ai linguaggi che le diverse proposte intendevano esprimere, si è perseguito l’obiettivo di sviluppare la tematica con codici differenti, estendere il target di destinatari e mantenere viva l’attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica per un periodo di tempo maggiore, anche prima ed oltre il 25 novembre.
Tra gli eventi, due in particolare hanno visto il coinvolgimento attivo di alcuni target significativi:
le ragazze ed i ragazzi, attraverso una campagna visiva di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, ispirata alla Convenzione di Istanbul realizzata da studentesse e studenti del secondo e terzo anno della Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia. Attraverso diverse tecniche espressive, come illustrazione, fotografia e grafica, hanno creato progetti che promuovono il diritto delle donne a vivere libere dalla violenza e che saranno esposti in una mostra urbana, allestita – anche attraverso il coinvolgimento dei Consigli di Quartiere – in diversi punti della città dove affissioni e installazioni visive coinvolgeranno i cittadini in spazi pubblici, invitandoli a riflettere e a prendere parte attivamente al messaggio di sensibilizzazione.
Le bambine ed i bambini, attraverso un progetto sviluppato dalla Scuola dell’infanzia Rebuffone che ha realizzato un percorso, basato su conversazioni libere tra bambine, bambini e insegnanti per esplorare la ricchezza delle diversità in una prospettiva di rispetto, superamento degli stereotipi ed equità di genere. Gli esiti del progetto saranno presentati in occasione di un evento conclusivo aperto alla cittadinanza e attraverso la diffusione di alcuni elaborati prodotti a scuola.
Anche quest’anno l’Assessorato promuoverà un momento di mobilitazione collettiva intergenerazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a partire dalle parole che si terrà sabato 23 novembre alle 16.30 in via X Giornate al quale interverranno la Sindaca Laura Castelletti, l’Assessora alle Politiche educative, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e alla Sostenibilità sociale Anna Frattini, le referenti dei Centri antiviolenza di Butterfly Società cooperativa sociale e Casa delle donne CAD Brescia, la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Brescia Mariasole Bannò e la Consigliera delegata alle Pari Opportunità Ordine dei giornalisti della Lombardia Ester Castano.
La scelta di convocare questa mobilitazione collettiva nelle vie del centro si spiega con il progetto di sensibilizzazione e informazione che l’Amministrazione intende rivolgere agli esercizi pubblici che in quella zona operano. Si sta lavorando, in collaborazione con i Centri antiviolenza della Rete antiviolenza, alla programmazione di momenti di approfondimento sul tema della violenza di genere, sugli strumenti di lettura di segnali ed indicatori che potrebbero essere portati dalle donne che accedono a tali esercizi e sui servizi di supporto ai quali è possibile rivolgersi o orientare le donne. L’obiettivo è che tali attività possano assumere sempre più un ruolo di presidio sociale, di informazione e di primo aiuto per donne che vivono una situazione di violenza, sentinelle della comunità che concorrono a costruire una rete di protezione e tutela sempre più diffusa.