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“Il dato rilevante che emerge dalle elezioni regionali è la conferma della crescente e pericolosa astensione. La protesta ha lasciato il posto al disinteresse e alla rassegnazione. Perchè negli ultimi decenni si è voluto ridurre ulteriormente la partecipazione, che già era una tendenza sociale, anche per “per legge”? Si tratta di ingenuità o di cos’altro?”, ha commentato Daniele Delbene, già Presidente della Costituente Nazionale PSE, le ultime elezioni politiche italiane.
“Se non si interviene tempestivamente, si rischiano grandi conflitti e scontri sociali ingovernabili ed internazionali in un momento storico nel quale, contestualmente, vengono meno anche gli equilibri mondiali che avevano garantito più di mezzo secolo di stabilità. Si rischia la fine della democrazia e della libertà. Il presupposto per il successivo ritorno, dopo il caos, a totalitarismi che, a differenza del passato, sarebbero di portata globale” continua Daniele Delbene, che è tra i promotori del Manifesto sugli Stati Uniti d’Europa XGLU.IT (www.xglu.it) che ha visto la condivisione da parte di oltre 15.000 giovani sui social, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano NotizieGeopolitiche.net.
“Lo spirito che animerà lo sciopero del 29 novembre non sarà da ricercare nella sola protesta contro una manovra finanziaria. Dovrà essere interpretato come il malessere profondo e diffuso e l’estremo tentativo di lanciare un segnale nella speranza che venga colto dalla politica e dalle istituzioni prima che sia troppo tardi per porre rimedio. Laddove il sistema dei partiti sarà sordo ed incapace, il sindacato si farà di fatto politica” – dichiara Delbene – che prosegue “già nei prossimi mesi potrebbero esserci delle sorprese: nuove formazioni politiche e vecchie formazioni che provano a mettersi in discussione ed a rimettersi in gioco. In quel contesto, potranno essere spese le energie di chi vuole contribuire al vero progresso e al cambiamento in meglio per il futuro”.
“C’è bisogno ovviamente di buon senso e di uso della ragione, ma più di ogni altra cosa c’è bisogno di una “luce” che illumini il giusto percorso da seguire. Quella luce è un profondo e consapevole umanesimo socialista. Per vincere la sfida – conclude Delbene – c’è bisogno di saper immaginare e proporre il futuro: un nuovo sogno realizzabile che sconfigga la rassegnazione!”