Il congresso Femca CISL provinciale riconferma Sabrina Masotto alla guida della categoria

Apr 29, 2025

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Sabrina Masotto segretaria generale, affiancata da Michele Mattarozzi e Giovanna Tomasini (nuovo ingresso) nella Segreteria. Il Congresso provinciale della Femca CISL ha delineato così i vertici della federazione che associa i lavoratori del tessile, dell’abbigliamento, della chimica, della gomma e dell’energia.

Il voto è stato l’ultimo atto della giornata congressuale, vissuta nella suggestiva cornice della Chiesa di San Cristo di Brescia, aperta dalla relazione della segretaria generale su cui si è poi sviluppato il dibattito a cui hanno partecipato molti dei 64 delegati eletti nelle assemblee sui luoghi di lavoro in rappresentanza dei 1.674 iscritti.

Alla lettura degli elementi di attualità internazionale e delle preoccupazioni che ognuno di essi alimenta sul piano umanitario, politico e sociale, Masotto ha collegato le ripercussioni sul sistema economico e produttivo in un quadro, sul nostro territorio, già in sofferenza: “Tra il 2014 e il  2024 le imprese manifatturiere bresciane si sono ridotte del 15 %. – ha riferito la sindacalista – Numericamente sono scomparse  2.300 imprese, l’ultima delle quali, nel settore tessile, è stata la Filartex di Palazzolo che occupava 63 dipendenti. A tutto ciò si aggiunge l’invecchiamento della popolazione attiva, il mancato ricambio generazionale e il 48% delle imprese che non trova figure con i requisiti professionali richiesti. Uno scenario che per individuare soluzioni impone sforzi di condivisione e partecipazione, orizzonte che rende quantomai urgente il completamento dell’iter parlamentare sulla legge per la partecipazione proposta dalla CISL”.

Crisi energetica e transizione verde sono altri temi emersi sia nella relazione che nel dibattito congressuale. Una speciale sottolineatura Sabrina Masotto l’ha dedicata alle politiche di genere e al ruolo della contrattazione, senza tacere il fenomeno del crescente numero di uomini che dopo una separazione, in un contesto produttivo segnato da fermi e ricorso agli ammortizzatori sociali, non riescono a garantire gli alimenti e sono a rischio povertà. Sono situazioni in cui si trovano non pochi lavoratori, realtà che hanno bisogno di essere conosciute e accompagnate. “Abbiamo la responsabilità  di costruire il cambiamento – ha concluso la segretaria generale della Femca – con la consapevolezza che dobbiamo essere noi per primi il cambiamento che desideriamo vedere”.